rossocobalto | La scuola di via Andina
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La scuola di via Andina

rossocobalto vi porta ALLA SCOPERTA del territorio… con la presentazione di un edificio importante per la città di Cantù ma non solo…

Sul territorio canturino sono state realizzate diverse architetture/opere degne di nota (alcune delle quali purtroppo non hanno la giusta valorizzazione) una di queste architetture è la scuola elementare di via Andina (scuola primaria O. Marelli).

L’edificio costruito su progetto di Attilio Terragni (fratello del più famoso architetto Giuseppe, il progettista della Casa del Fascio di Como, considerata l’opera più importante del razionalismo comasco) viene edificato a seguito della delibera comunale del 1952 e di lì a pochi anni si inizia la costruzione. Nel 1955 l’edificio ospita già i primi alunni.
La costruzione viene realizzata su un lotto comunale tra la via Uberto da Canturio e la via Filippo Andina (negli anni Cinquanta zona quasi periferica della città) denominata per la presenza di altri edifici educativi “la via delle scuole”. Infatti la scuola elementare è costruita tra l’oratorio Don Bosco – San Michele, la Scuola d’Arte ora liceo artistico F. Melotti, il liceo artistico B. Luini (Collegio De Amicis ora chiuso) e l’asilo nido “La Trottola” all’angolo con viale Madonna.

 

La scuola risulta essere riconoscibile per la chiarezza compositiva delle sue parti e per gli elementi che riprendono alcuni dei concetti dell’architettura razionalista (superfici piatte, ampie vetrate, finestre a nastro, pilotis..)
Un corpo rettilineo disposto parallelamente a via Andina, costituto da due piani e un piano semi interrato è lo spazio occupato dalle aule e da altre zone con funzioni speciali (mensa, biblioteca – prima uffici di segreteria). Una zona costituita da un corpo più basso con funzione di ingresso-atrio fa da collegamento tra la zona aule e il corpo dell’auditorium, qui si trova anche il corpo scale che porta ai piani superiori. L’auditorium posto perpendicolarmente all’edificio principale ha una struttura imponente sospesa da pilotis ha una copertura inclinata nel senso opposto alla pendenza del cortile, mentre le grandi finestrature del piano semi-interrato adibito a palestra seguono l’inclinazione del terreno che si protende verso via Canturio. La scuola è circondata da un grande cortile e da una zona verde che i bambini utilizzano durante la ricreazione.

Nel corso degli anni sono stati realizzati degli interventi di adeguamento all’interno dell’edificio e nella palestra mentre la parte strutturale dell’auditorium e le facciate dell’edificio (come visibile dalle foto) avrebbero necessità di un intervento per valorizzare un’architettura davvero interessante.

In questo periodo dove la scuola è al centro di molte discussioni, un’attenzione particolare andrebbe forse riservata agli edifici scolastici che speriamo presto potranno riaccogliere i tanti scolari, insegnanti e personale in tutta sicurezza.

Quello che vi suggerisco ragazzi, è di guardarvi intorno e scoprire che alcuni ambienti, edifici che viviamo abitualmente hanno una storia, sono stati progettati seguendo dei criteri relativi al tempo di costruzione ma che se curati e appunto valorizzati sono ancora oggi molto attuali.

 

Crediti fotografici
rossocobalto e www.lombardiabeniculturali.it/architetture900/schede/p3010-00004/